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mercoledì 29 gennaio 2020

Come arrivare sul pianeta Terra#3 nel 2019

No, Non Sono Gay! Sono Alieno.
Sono un muta-forma che non puó piú cambiare forma.
Un ratto alieno con le cisti e la coda mozzata.
Alieno non vuol dire Gay!
Ratto non vuol dire Gallina.
Non sono Rimorchiabile!
Non ho niente contro gli omosessuali. 
Ma non cerco relazioni con gli uomini. Tutto qua.
Questo messaggio é rivolto a chi pensa romantico, e mi vuole mandare altre foto di cazzi, o altri fiori. 

Detto questo e sdrammatizzato...
Dato che molti di voi non mi conoscono, mi presento, Joe P. Scriveggio e sono un ratto alieno immigrato
Faccio lo scrittore e il reporter per la rivista "Scienza e Magia", e sono in cerca di storie. Sto per terminare di scrivere un libro. 
Se avete subito qualche torto divino, scrivete alla mail: canisciolti.jdsf@gmail.com. 
Se avete qualcuno da mandare in galera ancora meglio.
Fa più audience e serve a qualcosa.
 Ma continuiamo più in basso...
Clicca, clicca.

Il viaggio per arrivare sulla Terra#3, é stato Terribile! 
Questa storia merita un articolo. Anzi, ci si potrebbe fare un documentario infinito sulle condizioni delle astronavi. 
Che si sappia!
L’azienda Mc**** per chi viaggia in classe clandestiny usa le stesse navette circolari da piú di cento anni. Si tratta di aggeggi volanti ormai cadenti e rumorosi, e sopratutto, senza hostess. 
Scendendo sulla Terra#3 uno spiffero d’aria mi ha ghiacciato quel che resta della coda. 
Poi, nel complesso è proprio una brutta esperienza. Si rimane tutti appesi alla cintura, in cerchio, nessuno che parla o si guarda. Non un film, niente musica. Non un qualche verso in generale. Solo un tizio verde e il turbante bianco, pregava la Mecca, ed era normale. Perché é normale su quelle navette pregare. La paura si leggeva chiara su tutte le nostre facce Aliene, non serviva uno dell’Intelligence per capire che l’unica cosa che fregava a tutti noi angosciati era atterrare sani e salvi. 
Il viaggio lo descriverei più intestinale di uno di quei posti a quattro degli autobus italiani. Peggio di un viaggio Milano-Barcellona su uno di quei gialli scuolabus, piccoli e scomodi e guidata da un Nettuniano
(sappiamo tutti che i nettuniani guidano con il glande). La differenza é che l’autobus ha la forma di una navetta spaziale modello russo Tarielka, e la grande curva non é la tangenziale, ma l’anello di Giove.

Quando si arriva sulla Terra#3 é sempre notte, questo funziona come per i migranti africani. La navicella ci ha lasciati in una valle tra le Alpi. La luna teneva d'occhio il crinale; gli alberi facevano gli alberi. Si atterra sempre in posti sperduti: montagne, campagne o cose così. Nel risalire la navicella ha raccolto qualche vacca da poi smembrare per il tragitto oceano.
Tempo fa facevano scendere anche in mare, ma di questi tempi, con tutta questa immigrazione, non piú. 
Se i viaggi sulla Terra non calano, e Trump vince davvero sua personale guerra spaziale riuscendo nell'intento di mettere tutti i suoi muri, un giorno, non lontante, per noi Alieni diventerá difficile scendere anche sull’Everest. 


Prima di atterrare, per chi lo ritenesse necessario, si puó indossare un corpo di pelle ricavato da un cadavere, numerato e sterilizzato. Una volta incastonati tutti i buchi la pelle viene chiusa con una cerniera sulla schiena. Io non ne avevo bisogno, non sono piú un ricercato. Ho preso una di quelle navicelle perché l'editore ha il braccino corto.
Agli alieni piccoli come ad esempio i lillipuziani di Lilliput vengono affittati corpi dotati di una postazione computerizzata nel cranio e personalizzata alle esigenze dell’Alieno, simili a quelle pubblicizzate dal primo Men in Black. Ma non sempre i corpi funzionano come devono. Ci scrive alla redazione di SpaceComic.com la nostra fan e amica Sessy "La mia postazione craniale, come quella di Bracchetto, è piena di problemi di software e hardware. La cosa peggiore di questi corpi quasi perfetti della Mc**** che sembra quasi non indossare, è che nel libro delle impostazioni ci sono articoli sulla meditazione e feng shui, altre pagine di psicologia e religione, con l’aggiunta di altre fotocopie scarabocchiate male. Mi ci vorrà davvero del tempo per uscire da questa cazzo di Mente a tasti!>>
In bocca al lupo Sessy.



(Foto di Fil Mar, fonte FB)


Autore: Jo Scriveggio






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